Piove, piove! In inverno spesso di notte, a novembre solitamente un po’ di più anche di giorno, tra gennaio e febbraio temperature (per noi) “insostenibili” (picchi di 6/7 gradi, brrr…).

Nel febbraio 2018 ha pure nevicato (ma la neve potete vederla tutti gli inverni in cima al cratere del Vesuvio!).

Ad ogni modo, se venite a Napoli convinti che la pioggia non la vedrete nemmeno volendo, e invece la sorpresa ve la fa, ecco cosa vi suggerisco: se siete su via dei Tribunali, approfittate di una passeggiata sotto il (raro per una città del Sud Italia) porticato del Palazzo del Principe di Costantinopoli per ammirare gli scorci di alcuni dei più stretti e pittoreschi vicoli del centro antico, per immergervi in una sorta di suk chiassoso e colorato (ma anche nell’ormai infinita distesa di pizzerie vecchie e nuove, più o meno famose, più o meno buone) oppure, se siete su Via Toledo, entrate nell’affascinante mondo di Talarico, il Mastro Ombrellaio di Napoli  dal 1860.

Oggi alla quarta generazione, continuano la fabbricazione di ombrelli, parasole, bastoni usando ancora legni e manici pregiati di corno, bambù, limone.

Ombrelli di altissima qualità, enormi, grandi, piccoli, piccolissimi e, grazie a Mario ed alla sua creatività, anche inneggianti alla città: manici a forma di corno portafortuna, di busto di S. Gennaro, di Maradona!

Un souvenir  originale e fortemente legato ad una produzione tradizionale della città ed utile a ricordarvi di Napoli anche dove piove un po’ più spesso!